Mondolfo è un caratteristico borgo fortificato situato su una collina a pochi chilometri dal mare, sulla riva sinistra del fiume Cesano, nella parte più a sud della Provincia di Pesaro e Urbino; soprannominato “Balcone dell’Adriatico“, trova il suo sbocco sul mare nella frazione costiera di Marotta, insieme alla quale compone un suggestivo paesaggio “tra terra e mare”. Grazie alle bellezze naturalistiche che lo circondano e alla tipicità del centro storico, Mondolfo è stato insignito di un importante riconoscimento turistico: l’inserimento nel club “I borghi più belli d’Italia“.
Abitato sin dal periodo eneolitico (periodo finale del Neolitico o Età del Rame), il territorio su cui nacque Mondolfo era ottimo per coltivare, pascolare e cacciare, ai suoi piedi si trovava una sorgente naturale per rifornirsi di acqua e le colline circostanti erano ricche di legname, inoltre era un sito strategico di difesa; tutte queste qualità vennero individuate e sfruttate dagli antichi romani, che attorno al VI secolo vi costruirono un castello bizantino (un castrum); in seguito, intorno all’anno Mille, in questa prima fortificazione avvenne l’incastellamento degli abitanti della pianura sottostante (si tratta di un processo di accentramento della popolazione con lo scopo di proteggersi dalle invasioni di etnie straniere verificatosi nella penisola italiana tra il X e il XIV secolo).
Successivamente il Castello si espanse sotto la dinastia dei figli di Offo, una signoria autoctona a cui si deve presumibilmente il nome Mondolfo, il quale dovrebbe derivare da “Monte di Offo”: Offo era il capostipite della famiglia feudale che regnò sul borgo fino alla morte dell’ultimo discendente, Rainaldo da Mondolfo, poi il territorio passò sotto il dominio dei Malatesta.
Nel corso dei secoli Mondolfo, come anche altri borghi del territorio, ha visto un susseguirsi di diverse dominazioni: dopo i Malatesta, passò per un breve periodo ai Montefeltro, poi fu assoggettato direttamente alla Chiesa ed in seguito entrò a far parte dei possedimenti dei Della Rovere e, di conseguenza, del Ducato di Urbino. Durante il governo della famiglia dei Della Rovere Mondolfo conobbe un periodo di prosperità, benessere e di sviluppo urbanistico, con la costruzione di nobili palazzi e ricche chiese; non si può non menzionare l’imponente rocca (purtroppo demolita durante il Regno d’Italia) edificata dall’architetto Francesco di Giorgio Martini, a rinforzo del Castello insieme alla già presente doppia cinta muraria ed allo stesso tempo elegante abitazione per il signore del borgo.
Dopo aver subito ulteriori vicissitudini, tra le quali l’assedio di Lorenzino de’ Medici, nel 1631 Mondolfo tornò sotto il dominio dello Stato Pontificio, godendo di un nuovo periodo di pace e floridezza; anche la frazione di Marotta conobbe un consistente sviluppo grazie alla costruzione della ferrovia sul litorale, fortemente voluta da Papa Pio IX nel 1846, diventando una stimata località di villeggiatura balneare come è oggi.
Il cuore del castello di Mondolfo è rappresentato dalla grande piazza centrale dominata dal Palazzo Comunale con la Torre Civica, entrambi ricostruiti in stile neogotico nel 1931, in seguito al terremoto dell’anno precedente che distrusse l’antica sede comunale e di cui probabilmente furono utilizzati i mattoni. Il maestoso edificio è caratterizzato da numerosi elementi architettonici di impronta medievale, dalla muratura esterna a vista e dalla merlatura guelfa nella parte superiore; nella Torre Civica sono posizionati l’orologio pubblico e la cella campanaria, che contiene al suo interno il campanone chiamato San Gervasio, in quanto dedicato all’antichissimo compatrono di Mondolfo, venerato nella sua Abbazia posta ai piedi del colle dove si trova il Palazzo.
Continuando con la descrizione delle architetture civili, sono sicuramente degni di nota i palazzi gentilizi, residenze delle famiglie che per secoli dominarono l’economia e la vita politica di Mondolfo: all’interno della prima cinta muraria il Palazzo dei Conti Beliardi e quello della famiglia Gallucci, mentre nella seconda cerchia Palazzo Peruzzi e Palazzo Giraldi della Rovere (Francesco Maria Della Rovere, signore di Mondolfo, concesse ai Giraldi di aggiungere al loro cognome quello di Della Rovere, come segno di fedeltà in seguito ai solidi rapporti che si erano creati tra le due famiglie). Procedendo ancora all’interno delle mura non ci si può non fermare ad ammirare il Bastione Sant’Anna, che cessata la sua funzione militare (fu costruito nel 1517 in sostituzione della torre danneggiata durante l’assedio di Lorenzino de’ Medici), è diventato un giardino all’italiana, completo di limonaia per la coltivazione degli agrumi, curato in passato dalle suore del Monastero di Sant’Anna (Monastero non più esistente e dal quale deriva il nome del Bastione), mentre oggi è gestito dall’amministrazione comunale e vi si svolgono numerosi eventi, anche in notturna.
Il borgo accoglie edifici religiosi di rilevante interesse, prima fra tutte la Collegiata di Santa Giustina, che riveste il ruolo di Chiesa Parrocchiale ed è dedicata alla Santa Patrona di Mondolfo; la sua edificazione richiese circa otto secoli di lavori fra restauri, abbattimenti, ricostruzioni e ampliamenti. La facciata è in stile neogotico, mentre l’interno è decorato con elementi barocchi e con numerose opere pittoriche e sculture, tra le quali la statua lignea del XVII secolo raffigurante Santa Giustina, di notevole valore artistico; inoltre, sopra l’ingresso principale, l’elegante cantoria ospita il prezioso organo del 1776 di Gaetano Callido, uno dei massimi esponenti della scuola organaria veneta dell’epoca. Sempre all’interno delle mura un’altra chiesa che merita sicuramente una visita è l’Oratorio di San Giovanni, dove si possono osservare, tra le altre opere, un crocifisso (ritenuto miracoloso) posto sopra l’altare, un’interessante tela raffigurante Salomè con la testa di San Giovanni Battista di un autore ignoto appartenente alla scuola emiliana e soprattutto la statua coricata del Cristo Morto, in legno intagliato e dorato, protagonista della tradizionale processione che si svolge il Venerdì Santo.
Allontanandosi ancora di più dal centro storico si incontrano altri luoghi religiosi molto attraenti dal punto di vista artistico e storico: il Convento di San Sebastiano (residenza dei frati francescani che lo lasciarono e vi tornarono ripetutamente dalla fine del 1500 all’anno 2005) dove, nell’attigua chiesa, si può ammirare una suggestiva pala, posta dietro l’altare, che raffigura la Madonna col Bambino, San Francesco e San Sebastiano e, tra i due Santi, si può ammirare il Castello di Mondolfo come appariva nel XVIII secolo, opera del pittore Sebastiano Ceccarini; poco più lontano, al centro di un’area archeologica, si trova l’Abbazia di San Gervasio, fondata nel V-VI secolo (di origini paleocristiane, oggi è evidente lo stile romanico, mentre al suo interno mostra rifacimenti settecenteschi), nella cui cripta è custodito il più grande sarcofago di stile ravennate delle Marche, che si presume contenga il corpo di San Gervasio, antico patrono della comunità.
All’esterno della seconda cinta muraria, dopo aver superato Porta Santa Maria, si raggiunge il complesso monumentale di Sant’Agostino, formato dal convento e dalla maestosa chiesa di Santa Maria (che dà appunto il nome alla Porta, anche se è conosciuta da tutti come Sant’Agostino); la facciata della chiesa ha tre portali in arenaria con elementi decorativi rinascimentali, mentre all’interno sono presenti numerose opere e dipinti di notevole pregio, realizzati dai maestri del seicento marchigiano. Adiacenti alla chiesa si trovano gli spazi che erano riservati al convento, chiuso definitivamente nel 1861: due ampi cortili (più un terzo dove avevano sede i magazzini), il refettorio ed il caratteristico chiostro seicentesco, che oggi hanno prevalentemente funzioni culturali (vi si svolgono mostre e convegni) ed inoltre ha qui la sua sede il Museo Civico.
Infine, immerso in un’ampia pineta all’interno della suggestiva Valle dei Tufi (area posizionata tra gli abitati di Mondolfo, San Costanzo e Stacciola, caratterizzata da pareti e grotte composte di sabbia e arenaria, indicate nel linguaggio locale con il termine “tufi”), si erge il Santuario della Madonna delle Grotte, edificato nel 1682 dalla Confraternita della Misericordia, che presenta l’esterno in stile rinascimentale mentre l’interno è in stile barocco e contiene un grande altare ligneo dedicato alla Madonna delle Grotte; il Santuario è meta di pellegrinaggi ogni anno da parte di fedeli e visitatori. La grande devozione alla Madonna delle Grotte nacque nel 1679, quando una statuetta in terracotta della Madonna del Rosario fu rinvenuta da un membro della Confraternita in un campo di proprietà della congregazione; in seguito vennero attribuiti molti miracoli alla Madonna per intercessione della statua, tanto che solo pochi anni dopo, nel punto del ritrovamento, venne costruito il Santuario a spese dei fedeli e della confraternita; persino Papa Giovanni Paolo II nel 1997 volle incoronare il capo della Madonna delle Grotte in Piazza San Pietro a Roma, come ricorda l’iscrizione custodita all’interno del Santuario.
Eventi a Mondolfo
Gli eventi a cui si può partecipare visitando Mondolfo sono davvero numerosi e si svolgono in ogni stagione dell’anno. Si comincia in Quaresima con “La Spaghettata“, sagra che si tiene per le vie del Castello, dedicata al piatto nazionale che per l’occasione viene cucinato “di magro”; si continua ad aprile con la “Sagra dei Garagoj” sul litorale, che celebra questa varietà di molluschi presente sui fondali di Marotta; sempre di carattere gastronomico, a maggio, il Convento di San Sebastiano ospita la “Festa dei Magnafava“, sagra con i piatti tipici a base di fava e legumi di stagione. L’ultima domenica di luglio si svolge, all’interno dello sferisterio comunale, l’evento più interessante e caratteristico di Mondolfo, la rievocazione storica del torneo del “Pallone col bracciale“, sport rinascimentale praticato nel Cinquecento presso le maggiori corti del territorio, mentre a settembre, all’interno del centro storico, si tiene l’antica “Fiera di Santa Giustina“, in occasione della festa patronale (26 settembre). Infine, a dicembre, le contrade del borgo ospitano “Presepepaese“, probabilmente il più grande presepe vivente della riviera adriatica.
Come arrivare a Mondolfo
Mondolfo è facilmente raggiungibile mediante l’autostrada Adriatica A14, dal momento che dista solo 5km dal casello di Marotta-Mondolfo. Usciti dall’autostrada si svolta a destra e si segue la provinciale 424 che conduce al borgo.
Per chi percorre invece la statale 16 Adriatica si raggiunge la frazione di Marotta e si svolta sempre sulla 424, per poi proseguire fino a Mondolfo.
Dove mangiare a Mondolfo
Il Chiostro dell’Avis
Specialità di carne e primi piatti tipici, splendida location in quanto facente parte del complesso conventuale di Sant’ Agostino
Via Enrico Fermi, 4
61037 Mondolfo (PU)
Tel. 0721/959164
Sito web: www.ilchiostrodellavis.it
Ristorante i 7 archi
Cucina tradizionale marchigiana, specialità di carne e pesce, location per eventi e cerimonie, presenza di un ampio giardino esterno con parco giochi
Strada provinciale Marotta Santa Vittoria, 3
61037 Mondolfo (PU)
Tel. 0721/957043
Sito web: ristorantei7archi.it
La Paglia Ristorantino
Uno dei migliori ristoranti di pesce della provincia, coniuga tradizione e innovazione, utilizzando ingredienti locali di alta qualità, consegnati freschi ogni giorno, immerso nel verde
Via Tre Pini, 40 – Loc. Marotta
61037 Mondolfo (PU)
Tel. 328/6647387
Sito web: lapagliaristorantino.it
Osteria dal Presidente
Cucina locale con specialità di carne, locale non di grandi dimensioni ma molto accogliente
Via Camillo Benso Conte di Cavour, 60
61037 Mondolfo (PU)
Tel. 340/7352160
Ristorante Le Vele
Ristorante con specialità di pesce, ma propone anche piatti a base di carne e pizze preparate con farine selezionate e a lunga fermentazione, location a due passi dal mare, ideale per cerimonie e cene aziendali
Lungomare Cristoforo Colombo, 173 – Loc. Marotta
61037 Mondolfo (PU)
Tel. 0721/967052
Sito web: ristorantelevelemarotta.it
PerBacco Country House
Cucina legata al territorio con pasta e pane fatti a mano e salumi di produzione artigianale, location per cerimonie e meeting aziendali, area attrezzata per bambini, possibilità di pernottamento nelle camere curate e spaziose
Via dell’Artigianato, 26
61037 Mondolfo (PU)
Tel. 0721/959698
Sito web: countryhouseperbacco.it
Ristorante La Batana
Cucina tradizionale rielaborata in chiave moderna, noto per le specialità di pesce ma propone anche pizze altamente digeribili, ideale anche per pranzi di lavoro
Via Faà di Bruno, 94 – Loc. Marotta
61037 Mondolfo (PU)
Tel. 0721/961342
Sito web: ristorantelabatana.it
Locanda Pinocchio
Cucina tradizionale con specialità di carne, fornita cantina di vini, presente all’esterno un ampio spazio per l’intrattenimento dei bambini
Via La Bella, 104
61035 Mondolfo (PU)
Tel. 0721/959269
Pizzeria Mille Voglie
Pizze al taglio e al piatto, con la specialità della pizza sfogliata a mano, menù ampio che comprende anche primi, secondi, contorni e dolci artigianali, si organizzano anche rinfreschi e buffet
Via dell’Industria, 30 – Loc. Centrocroci
61037 Mondolfo (PU)
Tel. 0721/957671
Sito web: pizzeriamillevogliemondolfo.com
20 e 15 cibo e vino
Ristorante di pesce, proposte attente alla stagionalità e alla freschezza dei prodotti, menù creativo e con abbinamenti particolari, locale piccolo e accogliente posizionato nella piazza principale di Marotta
Viale Carducci, 6 – Loc. Marotta
61037 Mondolfo (PU)
Tel. 391/4319025
Ristorante Griglieria al Rifugio
Cucina tipica con specialità di carne e pesce, anche pizzeria, presente un’ampia sala per i bambini
Via Val Cesano, 130
61037 Mondolfo (PU)
Tel. 0721/967229
Burro & Alici
Locale moderno che conserva la vocazione alla cucina di pesce (sempre fresco di giornata), ma propone anche un menù completo con piatti della tradizione gastronomica marchigiana che seguono la stagionalità, inoltre la pizza è considerata una delle migliori di Marotta
Viale Cristoforo Colombo, 98 – Loc. Marotta
61037 Mondolfo (PU)
Tel. 0721/961200
Sito web: ristoranteburroealici.it