Porta d'ingresso a Montefabbri

Montefabbri

Immerso tra verdi colline a metà strada tra Pesaro e Urbino, avvolto in un’atmosfera medievale che sembra porlo al di fuori del nostro tempo, il piccolo borgo di Montefabbri si erge solitario su di un colle che separa le valli del fiume Foglia e del torrente Apsa, delle quali offre una notevole visione panoramica dall’alto dei suoi 319 metri di altitudine.

Via principale di Montefabbri
Via principale di Montefabbri

La particolarità di questo borgo è data dal fatto che è riuscito a rimanere praticamente inalterato nei secoli, presentandosi ai giorni nostri così come appariva nel suo periodo di maggior splendore, con la sua struttura urbanistica originale risalente al medioevo, le sue strette viuzze, l’antica porta d’accesso, la centralissima Pieve di San Gaudenzo che costituisce il primo nucleo dal quale si è poi sviluppato il paese.

Proprio per questa integrità del luogo, e per le sue suggestive atmosfere che non possono non colpire i visitatori, Montefabbri è stato inserito dal 2006 nell’elenco de “I Borghi più belli d’Italia”, importante riconoscimento riservato alle eccellenze tra i piccoli centri italiani.

Come già accennato, la storia di Montefabbri inizia con la realizzazione del suo elemento più caratteristico, la Pieve dedicata a San Gaudenzio martire, primo vescovo di Rimini, costruita a cavallo tra i secoli VII e VIII, attorno alla quale si è sviluppato un piccolo centro abitato che, nei primi anni del secondo millennio, si dotò delle fortificazioni che ancora oggi lo caratterizzano.

Nel periodo rinascimentale il borgo fu soggetto ad un’alternanza di dominazioni, che passarono dai Malatesta di Rimini ai Montefeltro di Urbino, fino ad essere concesso in feudo, nel 1578, ai Conti Paciotti, conoscendo un lungo periodo di prosperità, il più florido della storia di Montefabbri.

Al termine della lunga dominazione, nel 1744, il borgo passò sotto il controllo dello Stato della Chiesa, quindi confluì nel Regno d’Italia con lo status di Comune, perdendolo poi definitivamente nel 1868 con l’annessione al Comune di Colbordolo (oggi divenuto Vallefoglia).

L’accesso a Montefabbri avviene attraverso un’unica porta, realizzata nel classico stile medievale e ristrutturata nel 2008, sulla facciata della quale è posta la “Madonna Lattante”, opera del XV secolo realizzata in pietra arenaria.
L’interno del borgo ha una struttura architettonica molto ordinata, con le sue viuzze, molto caratteristiche, che convergono, a raggiera, verso la piazza centrale, dove sorge la vera perla di Montefabbri, ovvero la Pieve di San Gaudenzo, con il suo quattrocentesco campanile che domina l’intero paese.

Facciata della Pieve di Montefabbri
Pieve di Montefabbri

La chiesa presenta al proprio interno un buon numero di elementi artistici di una certa rilevanza, tra cui si segnala una serie di opere (lapidi, paliotti e pannelli) realizzate in stucco con la tecnica della scagliola, tutte attribuibili al medesimo autore e risalenti alla fine del XVII secolo ed è inoltre ricca di marmi, tra cui la balaustra risalente al medesimo periodo.

All’interno della chiesa, secondo la tradizione, è stato battezzato il Beato Giansante Brancorsini di Montefabbri, noto come Beato Sante, figura religiosa di rilievo cui è dedicato il santuario omonimo, nella vicina Mombaroccio, luogo molto frequentato da pellegrini e turisti.

Nella cripta sottostante, realizzata in stile gotico nel XII secolo, sono conservate le spoglie di Santa Marcellina, vergine e martire romana del III secolo, patrona di Montefabbri a cui è dedicata ogni anno a fine luglio una solenne processione molto sentita dagli abitanti del luogo.

Eventi a Montefabbri

Ogni fine luglio si svolge nel borgo una manifestazione denominata “Fiesta Global – Festival delle arti globali”, che anima le vie del paese con la presenza di artisti di strada, spettacoli di fuoco, giocolieri, burattinai e tutto ciò che riguarda l’arte vista dalle più svariate angolazioni.
La manifestazione vanta oramai una storia più che decennale ed un successo crescente di pubblico.

Come arrivare a Montefabbri

Il borgo è facilmente raggiungibile partendo dalla SP 423 che collega le città di Pesaro e Urbino. All’altezza della località di Cappone si svolta su una strada in ripida salita (sulla destra per chi proviene da Pesaro, sulla sinistra per chi viaggia in senso opposto) che oltrepassa prima l’abitato di Colbordolo, quindi il monte di Colbordolo (che può valere una sosta in quanto molto panoramico), per giungere in poco tempo a Montefabbri. L’itinerario è ben segnalato da numerose indicazioni turistiche.

Interno delle mura di Montefabbri
Interno delle mura di Montefabbri
Interno della Pieve di Montefabbri
Interno della Pieve
Vista sul Monte di Colbordolo da Montefabbri
Vista sul Monte di Colbordolo

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