Il piccolo borgo di Sant’Angelo in Lizzola, posizionato sulle colline nella bassa valle del Foglia, deve il suo nome all’unione di due antichi castelli, posti ad una brevissima distanza l’uno dall’altro, quello di Lizzola (“Liciole”, derivante dalla famiglia dei Liciola, che dominava l’abitato) e quello di Monte Sant’Angelo.
Il castello di Lizzola è quello che risulta avere un’origine più antica, ve ne sono testimonianze già prima dell’anno Mille, come confermato dal fatto che nel 1047 il Castello e i territori circostanti vennero concessi da Papa Clemente II, che morì nell’Abbadia di San Tommaso in Foglia, ai monaci dell’Abbazia stessa. Durante il Quattrocento, successivamente all’unione dei due castelli e al trasferimento degli abitanti di Monte Sant’Angelo, il Castello ed i suoi possedimenti passarono sotto il dominio della città di Pesaro e più precisamente della famiglia degli Sforza.
Sant’Angelo in Lizzola seguì poi il destino del Ducato di Urbino e passò prima nelle mani dei Della Rovere, quando Papa Giulio II cedette i territori sforzeschi al Duca Francesco Maria nel 1513, in seguito il Duca stesso concesse in feudo il Castello, da lui elevato a contea, alla famiglia Mamiani nel 1584. A partire da quell’anno la storia di Sant’Angelo fu legata per moltissimo tempo ai Conti Mamiani, esattamente fino al 1885, anno della morte dell’ultimo rappresentante, il celebre Terenzio Mamiani, filosofo, politico e patriota, protagonista del nostro Risorgimento nonché ministro nel primo governo del Regno d’Italia.
Un’altra nobile famiglia il cui nome è legato profondamente a quello di Sant’Angelo in Lizzola è quella dei Perticari. Tra il XVIII e il XIX secolo, grazie all’opera del Conte Giulio Perticari, il paese (più precisamente Villa Perticari, che ancora oggi esiste anche se in cattivo stato) era sede di convegni tra i più noti intellettuali dell’epoca, tra i quali Gioacchino Rossini, Vincenzo Monti e Giacomo Leopardi; questi incontri avvenivano anche presso la struttura oggi denominata “Fonte dei Poeti”, luogo caratteristico e ideale scenografia per manifestazioni artistiche, che si incontra appena fuori dal centro abitato ed ammirabile al giorno d’oggi grazie ad un prezioso lavoro di recupero. Inoltre, sempre nel periodo animato culturalmente dal Conte Perticari e sua moglie Costanza Monti, fu inaugurato il teatro, oggi purtroppo andato completamente distrutto, di cui rimangono solamente i preziosi scenari che dopo essere stati oggetto di un’opera di restauro, ora sono custoditi dall’ultimo discendente della famiglia Perticari, Giancarlo Cacciaguerra.
Proprietà degli eredi Perticari-Cacciaguerra è anche la Chiesa di Sant’Egidio, ora di nuovo aperta al pubblico dopo aver subito numerosi restauri, dove è possibile ammirare un altare barocco rivestito d’ oro zecchino, un crocefisso ligneo del veneto Francesco Pianta e numerosi quadri del pesarese Giovanni Venanzi.
Sicuramente da menzionare tra gli edifici più caratteristici e attraenti del paese è Palazzo Mamiani, disegnato dal famoso architetto e matematico Giovanni Branca, nativo proprio di Sant’Angelo in Lizzola. Il Palazzo oggi è sede del Municipio e nel piano interrato sono presenti l’Archivio comunale e la Biblioteca di Sant’Angelo in Lizzola e Monteciccardo; per visitare la Biblioteca bisogna attraversare un piccolo viale con delle piante di ulivi e una volta oltrepassata la porta ed entrati nel torrione si può salire al Belvedere dove la vista arriva al mare Adriatico.
La struttura del Palazzo però è cambiata più volte nel tempo, l’ultima ricostruzione risale alla fine della seconda guerra mondiale ed oggi dell’edificio originale rimane solamente la Torre che domina tutta Sant’Angelo: alta 20 mt, si può visitare ed è possibile salire fino in cima, da dove si gode di un fantastico panorama, mentre i locali all’interno sono spesso impiegati per iniziative culturali ed esposizioni.
Dal 1° gennaio 2014 il comune di Sant’Angelo in Lizzola mediante fusione con il comune di Colbordolo è confluito nel nuovo comune di Vallefoglia.
Eventi a Sant’Angelo in Lizzola
In estate, in un week-end tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, si svolge a Sant’Angelo in Lizzola la rievocazione storica “Alla corte dei Mamiani“. L’appuntamento prevede le gare del Palio dell’Orso, cortei storici in costume e numerosi spettacoli di artisti circensi e di strada, nel centro storico inoltre vengono rappresentati tipici mestieri del periodo rinascimentale con dimostrazioni di artigiani arrivati da diverse regioni, il tutto arricchito dalla degustazione dei piatti tipici della tradizione di Sant’Angelo.
Come arrivare a Sant’Angelo in Lizzola
Il borgo è facilmente raggiungibile partendo da Pesaro ed imboccando la strada provinciale “Montelabbatese”. Si prosegue per circa 12 km, fino ad una rotatoria dove si svolta a sinistra (sono presenti chiare indicazioni per Sant’Angelo in Lizzola) e si inizia a salire verso il paese, che si raggiunge percorrendo altri 5 km.
Dove mangiare a Sant’Angelo in Lizzola
Ristorante Vecchia Fonte
Cucina casalinga tradizionale con piatti tipici, presenza di giardino esterno e panorama
Via Vecchia Fonte, 2/4/6
61020 – Sant’Angelo in Lizzola (PU)
Tel. 0721/910263
Agriturismo La Villa
Cucina genuina tipica, prodotti provenienti da culture biologiche, ampio spazio per i giochi dei bambini
Strada della Villa, 1/a
61020 – Sant’Angelo in Lizzola (PU)
Tel. 0721/910336 – Cell. 349/1385564
Sito web: www.lavillapesaro.altervista.org